Raccolta Se non puoi
Fuggi animo che puoi
Fuggi animo che puoi,
all’aria, dove l’orizzonte
guarda la sabbia
in danza con il mostro
che la batte, la spinge,
la sposta e la percuote
fino a lisciarle l’animo felice
che agli occhi dona
finalmente il mare.
E’ rumoroso
il grido di godimento
di quella bestia
in movimento su e giù per le dune
dell’arrendevole compagna.
E’ disumano il suo amplesso condiviso,
mentre avanti e indietro
alterna il gran piacere con l’amico.
S’affrettano, si spicciano virili,
chi accelera e chi frena,
chi ondeggia e chi s’allinea
e lei, la sabbia, cosa dice?
E lui il mare cosa pensa?
Ed io, che qui con loro rimedito la vita,
cosa attendo?
Un mostro spossato dal godere
si è fermato, l’altro,
ancora più eccitato ha perseverato
in attesa di una tavola imbandita,
di un sole che arresosi alla vita,
silente e taciturno, connivente al mondo,
ormai declina.
(Marilina Frasci)
20 aprile 2006 16:58:34
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