Raccolta La poesia è morta
Io sola
L’anime care,
di sangue e sentimenti intrise,
dormono.
Nessuno conosce l’ansia e il desiderio
di cui sono colme, nessuno
saprà mai del genio
della follia di cui sono pregne.
Fortuna e grazia in sogno abbracceranno,
in terra franca di colpe espieranno condanne
godranno premi.
Io sola veglio il sonno del fuoco
che non frigge più di parole.
Io sola respiro il silenzio dell’attesa,
e sento mille volte il passo della vita
suonare alle piastrelle sconce e malandate.
Io sola sento rientrare il puro amore stanco
dalle scale miliardi di volte fino alle tre del mattino,
ininterrottamente, sino allo sbattere del portone,
e dormo, finalmente dormo,
quando le sue dita accenderanno la luce,
e sogno, nuovamente sogno,
quando i suoi pensieri poseranno stanchi
tra i capelli accanto al mio cuscino.
(Marilina Frasci)
Pubblicata il 8 aprile 2011 21:20:09
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