Raccolta Il canto del pellegrino
Roccia
Roccia,
mia caverna purpurea,
nascondiglio di ideali e paure,
mensa di speranze e desideri,
letto di incubi e sogni,
tu,
che me riempi di sangue e amore,
tu,
che me getti nel fuoco del perenne dolore,
tu,
me proteggi dal remoto e futuro torpore.
Roccia,
mio coralleo masso,
dimora di spirito e libertà,
forziere di giustizia e comprensione,
regno di umiltà e perdono,
tu,
che me nutri di passione e sentimento,
tu,
che me inondi di emozione e turbamento,
tu,
che me sazi di terreno pane e celeste vino,
tu,
me consoli dal venuto e veniente mattino.
Roccia,
mio palpitante muscolo,
sinfonia di domande e risposte,
orchestra di propositi e promesse,
maestra di progetti e costruzioni,
tu,
che me ritmi e muovi,
tu,
che me ondeggi e spingi,
tu,
che me dimeni e danzi,
tu,
il corpo musichi in sollievo,
e l’anima mia
innalzi dal peso dell’odierno sentiero.
(Marilina Frasci)
18 settembre 2003 16:15:29
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