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Raccolta Il canto del pellegrino

Immortalità

Volevi fosse così la tua bara,
di carne ed ossa,
di sangue e sentimento,
ed è così che l’hai costruita!

Con diligente cura l’hai cercata
fra le mille parole d’amore,
pazientemente scomposte e analizzate,
fino a trattenere, nei pensieri tuoi,
solo quelle delle anime vere.

Con certosina perizia le hai studiate,
provocandole astutamente, condizionate,
fino a destare, nel puro cuore,
un ciclope d’amore
fedele narratore dell’anima tua.

Ad esso, ed al soffrire di quell’anima,
hai dato il compito di cantar le gesta dell’uomo.

Ad esso, ed alle lacrime di quel cuore,
hai rimesso le fatiche dello spudorato scrivere d’amore.

Volevi fosse così la tua immortalità,
di lettere ed emozione,
di poesia e dolore,
ed è così che l’hai plasmata.

Con misteriosa sapienza l’hai preparata,
decorandola d’ingegno, impreziosita,
fino a farne un superbo giaciglio,
dove il tuo spirito incontaminato
possa, dall’uomo,
essere eternamente ammirato.

(Marilina Frasci)
18 settembre 2003 16:52:42


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