Raccolta Drudylla
Ti possiedi
Poggia i piedi uno sull’altro,
prova a vedere se sono uguali,
girali adagiando una pianta contro l’altra,
contempla il gioco del bambino che fosti
e leggi dalle pagine del corpo
i colori e l’umanità di cui sei fatto.
Sorprenditi alla prepotenza d’un pensiero
che chiama estranee le tue forme,
che non trova familiari i colori, le pieghe,
ed ogni sensazione che si lega intima
fino a farti credere di carezzare
lo spirito d’un marziano,
eppure sei tu!
Confuso, incredulo e sopraffatto
ti guardi e ti senti in ogni immagine,
in ogni fremito e, ciò nonostante,
è la ragione, è l’intelletto a spiegarti,
a dichiararti più di una volta
che questa emozione sei tu, che ti appartieni,
che nell’estraneità di te stesso … tu ti possiedi!
(Marilina Frasci)
11 agosto 2004 19:37:35
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