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Raccolta Le mie stanze

Chi sei
Non bussare, resta fuori, aggrappa le parole ai fusti degli alberi e falle risalire piano verso la luce, conducile oltre la selva e lasciale poi, sole, a guardare il cielo della vita che spegnendosi concede amore alla libertà. Non c’è tempo agli occhi smarriti dietro le case, sopra le piante, sotto le foglie, nelle pietre delle strade, solo attimi di silenzio e di vuoto, di astenia e ricordi, di dolcezze e rimpianti. Solo riverberi di desideri lontani che sfiorano la pelle senza brividi e increspature, solo ghiaccio che non parla più, e non scioglie più. Una realtà che toglie le parole, una verità che vieta il pianto, un pensiero che fa ridere. Una coscienza che interroga il silenzio, una miseria che ricorda la fame, un uomo che dimentica il bene, un principio senza causa e fine.
Chi sei? Cosa chiedi? Perché? Conosco la vita, ma l’amore no!


(Marilina Frasci)
8 maggio 2009 16:07:22


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